Una partita eroica degli uomini di
Inzaghi che passano due volte in vantaggio, poi si fanno rimontare nella
ripresa e la riprendono con Acerbi nell’extra time. Ai supplementari Frattesi
regala la finale di Champions League, adesso Monaco di Baviera è realtà. L’abbraccio
Arnautovic – Cambiasso sintetizza quindici anni di vita.
Minuto 93, è
praticamente finita. Il Barcellona ha un piede e mezzo in finale e alcuni
tifosi si avviano versano l’uscita. Poi il boato e quel maledetto sorriso di
Francesco Acerbi, l’uomo che rianima San Siro. Via la maglia, via la seconda,
restano i tatuaggi sulla pelle e i leoni sull’addome.
Comincia un’altra
partita, sotto la pioggia, sotto assedio, sotto stress. Yamal viaggia senza
sosta come un treno ma Sommer è un gigante. Thuram pesca le ultime energie residue
e Frattesi esulta talmente tanto da andare in apnea per un minuto.
L’Inter chiude con il 28% di possesso palla, ma con il 100% di coraggio e
sacrificio.
La scena
finale sintetizza 15 anni di tensioni ed emozioni: Arnautovic abbraccia e bacia
il Cuchu Cambiasso, due eroi Del Triplete. E 15 anni dopo sempre Arnautovic
avrà l’opportunità di fare bis a Monaco di Baviera. Dal tracollo al casino, in
una manciata di secondi. E quel maledetto sorriso di Francesco Acerbi e dei suoi
immensi leoni sull’addome.
di
Mario Lorenzo Passiatore