Serie A

Juve, Danilo: la lettera d’addio ai tifosi e quel sassolino alla società

27/01/2025

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal web

Il difensore brasiliano ha ringraziato i compagni per gli anni vissuti a Torino e poi ha lanciato una frecciatina ai dirigenti: “Quando sono arrivato, ho imparato dai grandi uomini dello spogliatoio e all'interno della Juventus sono diventato poi anche io insegnante…”

Dopo cinque anni e mezzo si conclude la storia tra la Juve e Danilo, con una risoluzione contrattuale che ha fatto molto discutere in questi giorni. Il giocatore, ritenuto fuori dal progetto tecnico, era stato già tagliato dai convocati per la Supercoppa in Arabia. Danilo sembrava vicino ad approdare al Napoli, dopo i continui contatti con Antonio Conte, poi ha deciso di tornare in Brasile per indossare la maglia del Flamengo. In queste ore, il difensore verdeoro ha scritto una lettera indirizzata ai tifosi bianconeri e non sono mancate le frecciatine alla società per il trattamento ricevuto.

"Cari bianconeri. Non so nemmeno da dove iniziare. Sapevo che questo giorno prima o poi sarebbe arrivato. Ma non si è mai pronti per gli adii. Sono passati 5 anni e mezzo ma per me è come se fosse stato una vita intera. Non è mai facile separarsi da un amore. Da un luogo che mi ha dato tanto, da una maglia che mi ha fatto provare grandi emozioni. Da un club di una storia in cui ho ritrovato i valori che mi hanno accompagnato durante tutta la mia carriera. E che ho imparato dai miei genitori.

Quando sono arrivato, ho imparato dai grandi uomini dello spogliatoio e all'interno della Juventus sono diventato poi anche io insegnante, il difensore di questi valori con le unghie e con i denti. Come fosse una parte di me. Come insegnamenti che passano ai miei figli, che peraltro hanno fatto di Torino la loro casa e sono diventati grandi tifosi di questi colori. Ed è forse per rispettare, il lottare tanto per questi valori è che non posso più fare parte di questo progetto. Quello che mi rende in qualche modo orgoglioso e non aver mai cambiato il mio modo di essere".

di Mario Lorenzo Passiatore

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